Trust a beneficio di animali di affezione (Pet Trust)
Il trust a beneficio di animali di affezione (Pet Trust) è uno strumento legale che il proprietario dell’animale può creare al fine di assicurare la cura e il benessere del suo animale d’affezione dopo la sua morte o nel caso di disabilità. In altri termini, con un trust puoi lasciare soldi destinati alla cura e al benessere del tuo cane o altri animali d’affezione.
Come funziona?
Per creare un trust, il proprietario (il “Settlor”) affida il suo animale d’affezione e sufficienti denaro o proprietà a una persona fidata (chiamata “Trustee”) che assume l’obbligo di assicurare la cura e il benessere dell’animale seguendo le istruzioni lasciate per iscritto dal proprietario.
Oltre al Trustee, si dovrà nominare il “badante” che entrerà in possesso dell’animale e userà il denaro trasferito nel trust per pagare le spese di mantenimento dell’animale.
Il Trustee e il “badante” possono essere la stessa persona.
Si dovrebbe nominare almeno uno o preferibilmente due o tre “badanti” nel caso in cui il primo non voglia o non possa accettare l’incarico.
In aggiunta, si può nominare un “Guardiano” (“Trust Protector”) che assicuri l’attuazione concreta delle istruzioni del Settlor e quindi del Trust.
Il trust termina quando l’animale muore (o l’ultimo degli animali muore, nel caso in cui il trust venga istituito a beneficio di più animali d’affezione).
Ove necessario, il trust può diventare operativo prima della morte del proprietario dell’animale (per esempio, nel caso in cui il proprietario diventi incapace o non più in grado di accudire l’animale).
Quanti soldi o proprietà mettere in un trust a beneficio di animale d’affezione?
Bisogna considerare diversi fattori quando si decide quanto denaro o proprietà lasciare in un trust a beneficio di un animale d’affezione. Fra gli elementi da considerare vi sono il tipo di animale, le aspettative di vita dell’animale, il tenore di vita che si vuole garantire all’animale, l’eventualità che potrebbero essere necessarie cure veterinarie e spese per farmaci e ricoveri in clinica veterinaria, infine l’eventuale compenso del “badante” e/o del Trustee.
Quali istruzioni scrivere nel trust riguardo alla cura e al benessere dell’animale?
Il trust a beneficio dell’animale d’affezione dovrebbe essere molto dettagliato in materia di istruzioni al “badante”. Si possono fare alcuni esempi di tipi di istruzioni da scrivere nel trust:
a) cibo e dieta;
b) routine quotidiane;
c) giocattoli;
d) cuccia;
e) spazzolatura;
f) socializzazione;
g) cure veterinarie, compreso il veterinario e la clinica veterinaria di fiducia;
h) l’eventuale compenso del “badante”;
i) metodo di rendicontazione delle spese che deve usare il “badante” ai fini del rimborso;
j) le modalità di pagamento da parte del trust dell’assicurazione per i danni che potrebbe causare l’animale;
k) come il Trustee deve vigilare sull’attività del “badante”;
l) come identificare l’animale;
m) le disposizioni in caso di morte dell’animale per la cremazione o la tomba in un cimitero per animali ecc.
Come scegliere il Trustee del trust?
Il trustee generalmente è una società o un membro della famiglia o un individuo di fiducia che amministri prudentemente il denaro o le proprietà e vigili sul lavoro del “badante” dell’animale.
Se si nomina un individuo, si dovrebbe nominare almeno uno o preferibilmente due o tre Trustee alternativi nel caso in cui il primo non voglia o non possa accettare l’incarico.
Che fine fanno il denaro o le proprietà quando l’animale muore?
Quando si costruisce il trust si nomina un beneficiario finale, cioè una persona o un ente che riceverà il denaro o le proprietà rimaste nel trust dopo la morte dell’animale.
Che succede se nel trust non rimangono più soldi prima della morte dell’animale?
Se il trust rimanesse privo di risorse finanziarie, il Trustee potrebbe pagare di tasca propria le spese di mantenimento dell’animale.
Può anche accadere che il “badante” voglia continuare a prendersi cura dell’animale a proprie spese.
In ogni caso, è necessario indicare nel trust la persona o l’ente al quale si vuole donare l’animale nel caso in cui ciò non accada.